Nel 1888 il grande pittore olandese
realizzò la
Camera da letto. Questo dipinto è considerato uno dei suoi più grandi capolavori.
Si tratta della camera di
, al primo piano della sua casa di Arles.
Il pittore amava molto questo dipinto, che oggi si trova al Museo Van Gogh di Amsterdam, tanto che l’anno seguente, mentre si trovava confinato nel manicomio di
, ne realizzò altre due versioni (oggi conservate a Parigi e a Chicago).
L’ambiente è rappresentato da un punto di vista
, tipico di chi guarda stando seduto. A destra vi è il grande
, vuoto ma rifatto. A sinistra si scorgono due sedie e un tavolino da toeletta posto in posizione angolare. Gli oggetti destinati all’igiene personale sono stati già usati e riordinati: la
è dentro il catino, privo di acqua.
Dietro al letto,
accoglie un cappello e altri indumenti. Alle pareti sono appesi cinque
: uno, sopra la testata del letto, rappresenta un paesaggio; gli altri quattro sono due disegni, appena abbozzati e non riconoscibili, e due ritratti.
La
, decentrata sulla sinistra, è semichiusa e impedisce di vedere la piazza su cui la camera si affacciava. Due porte chiuse danno su altre stanze. I colori sono intensi e luminosi e la quasi totale assenza di ombre comunica un senso di luminosità intensa. La scelta del colore
alle pareti non è realistica ma simbolica: esso è infatti il colore della meditazione e della malinconia e avrebbe dovuto suggerire, nell’intento del pittore, che quel luogo era preposto a tutelare il riposo e la tranquillità.
In verità, sebbene l’intento dell’artista sia stato quello di esprimere il senso del riposo assoluto, il quadro comunica una sensazione di
claustrofobica. L’ambiente è mosso e traballante e appare trasfigurato dall’uso personalissimo e soggettivo che il pittore propone della prospettiva e dei colori.