Antonio Allegri, detto Il Correggio (1489-1534), nasce in un piccolo feudo indipendente retto dai Conti di Correggio. Grazie a Veronica Gambara, governatrice del feudo, Correggio diventa una figura importante nel mondo dell’arte.
Della sua vita e della sua formazione artistica sappiamo poco. È risaputo che sia sposato con Girolama Merlini, da cui ha avuto 4 figli.
Per quanto riguarda la formazione artistica, sappiamo che inizialmente avvenne presso alcuni pittori locali e successivamente a Modena presso Francesco Bianchi Ferrari.
Nel 1510 Mantova diventa fondamentale. Qui conosce l’opera tarda del Mantegna, per il quale decora la cappella funebre.
Da Mantegna si appassiona dell’antichità classica, del mito e dell’illusionismo pittorico, che reinterpreta però in modo diverso.
Il suo temperamento artistico è simile a quello di Leonardo da Vinci (1452-1519), come lui predilige infatti il chiaroscuro, la morbidezza dei contorni e l’uso dello sfumato.
Correggio sa rielaborare le fonti d’ispirazione per ricavarne uno stile originale e innovativo che lo fa diventare uno dei maggiori pittori italiani del Cinquecento nonostante egli rimanga sempre tra Correggio, Parma e Mantova, lontano dalle capitali rinascimentali.